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Cystoderma Fayod 1889

Sinonimi

Cystodermella Harmaja 2002

 

Specie tipo

Lepiota amianthina (Scop.) P. Karst. 1879

= Cystoderma amianthinum (Scop.) Fayod 1889

 

Principali caratteri distintivi

Carpofori più o meno carnosi, di taglia da piccola a media, raramente grande.

Cappello pruinoso, granuloso, ricoperto da pruina facilmente asportabile.

Lamelle annesse-adnate al gambo.

Gambo armillato, con anello membranoso infero, imbutiforme nel giovane, oppure effimero fioccoso, pruinoso-granuloso sotto la zona anulare (anello e pruina costituiscono l’armilla).

Sporata bianca, biancastra.

Spore lisce, ellissoidali, fino a subsferiche, piccole, amiloidi o non amiloidi.

Cistidi assenti o presenti, e allora perlopiù a peli di ortica (come i cistidi di alcune Melanoleuca) con o senza cristalli all’apice.

Epicute di tipo epitelio, con sferociti (ad elementi subsferici, ellissoidali, catenulati o liberi).

Giunti a fibbia presenti.

 

Delimitazione

Il genere Cystoderma raccoglie specie con spore bianche e lamelle annesse-adnate al gambo caratterizzate dal cappello pruinoso-granuloso, con epicute costituita da sferociti, e dal gambo calzato da un’armilla più o meno consistente, ben distinta nelle specie con anello membranoso, soprattutto nei giovani carpofori.

Generi simili, con cappello e gambo pruinosi-granulosi, o con squame acute o pulverulenti, cioè ad epicute con sferociti (con elementi più o meno sferici, ellissoidali, piriformi, anche elementi corti con forme irregolari), sono: Cystolepiota, Melanophyllum, Echinoderma, Leucocoprinus, Pulverolepiota, Phaeolepiota, Flammulaster.

I primi cinque generi, sono si a spore bianche ma con lamelle libere al gambo, quindi separabili almeno per questa caratteristica. Phaeolepiota invece, pur essendo il più strettamente correlato, si distingue molto facilmente per le spore ocra, bruno-ocra, fusiformi, finemente verrucose, e per gli elementi subsferici dell’epicute bitorzolati, con diverticoli. Il genere Flammulaster è costituito da specie perlopiù lignicole piuttosto piccole, quasi membranacei, con spore ocra, bruno-ocra, e lisce.

 

Ecologia

Funghi probabilmente saprofiti a crescita perlopiù terricola, nei boschi, sia di latifoglie che di conifere, tra l’erba nelle radure erbose, ai margini di boschi, nell’humus dei boschi tra foglie ed aghi, nel muschio, raramente su legno marcescente.

 

Commestibilità - Tossicità

Tutte specie da ritenere non commestibili, sia per via del sgradevole odore e sapore terroso (di polvere di terra) comune tra le specie di questo genere, sia per la loro somiglianza con specie del genere Cystolepiota, tutte ritenute tossiche o presunte tali.

 




  1. Coniophora puteana.

I funghi ci vengono a trovare in casa.

Centro studi del Gruppo "C. Vittadini" Monza - Cascina Bastia.