Tuber melanosporum Vittadini 1831
carpoforo: ipogeo, 2-10 cm, irregolarmente subgloboso, gibboso, appiattito oppure formante lobi molto pronunciati di colore bruno nero a maturità, coperto da verruche non molto grandi, piatte, suddivise da giovane, si presenta di colore bruno rossastro molto caratteristico che lo fa distinguere dal gruppo dei tartufi neri.
gleba: da giovane bianca, poi grigio brunastra, infine a maturità violetto nerastra, vene aerifere molto fitte formanti una marezzatura caratteristica.
odore: molto gradevole, fruttato che ricorda un po’ le fragole ma anche le castagne cotte.
aschi: contenenti, di norma, 2-4 spore, rare volte fino a 5.
ascospore: (26)-28,8 x 31,2-(38) µm, ricoperte da aculei bruno nerastri a maturità, ellittiche, di aspetto opaco molto caratteristico.
Osservazioni: specie abbastanza comune nel Parco di Monza, vive in simbiosi micorrizica con varie specie di quercia, crescita tardo autunno inverno, non molto profonda e percepita dai cani.
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