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Hebeloma (Fr.) P. Kumm. 1871

Sinonimi

Hebelomatis Earle 1909

Hylophila Quél. 1886

Myxocybe Fayod 1889

 

Specie tipo

Agaricus fastibilis Pers. 1801 : Fr.

= Hebeloma fastibile (Pers. : Fr.) P. Kumm. 1871 ss. Quadr. 1987

 

Principali caratteri distintivi

Carpofori carnosi, di taglia da piccola a grande.

Cappello viscido, perlopiù da biancastro-beige a brunastro, bruno-ocra-rossastro, completamente colorato, oppure bicolore (= discolore) con il margine nettamente più pallido rispetto al centro.

Lamelle annesse, smarginate, con il filo pallido, in alcune specie lacrimanti goccioline nel giovane che si trasformano in macchie brune nell’adulto per ammassamento di spore.

Gambo con cortina e/o residui fioccosi di velo generale, oppure senza cortina e in tal caso pruinoso-forforaceo all’apice o fin sotto la metà del gambo (H. radicosum con anello e con base profondamente radicante).

Carne in genere con odore caratteristico rafanoide, oppure dolciastro di cacao, di zucchero filato.

Sporata bruna, bruno tabacco, color cioccolato (rosso-bruno-porpora in H. sarcophyllum).

Spore verrucose, talora finemente punteggiate (lisce a prima vista), ellissoidali, amigdaliformi, citriformi, senza poro germinativo, senza plaga ilare, talora caliptrate (con perisporio ialino distaccato), destrinoidi o non destrinoidi.

Cheilocistidi presenti, molto numerosi e di forma alquanto diversificata, clavati-pedicellati, lageniformi con base dilatata, cilindrici, capitulati o non capitulati.

Epicute di tipo ixocutis, ixotricoderma (a ife cilindriche, cilindriche-filiformi gelatinizzate).

Giunti a fibbia presenti.

 

Delimitazione

Il cappello viscido con il tempo umido, il gambo sovente pruinoso-forforaceo almeno all’apice oppure con cortina o più raramente con anello, la sporata bruna, bruno tabacco, color cioccolato (rosso-bruno-porpora in H. sarcophyllum), le spore verrucose, talora finemente punteggiate, il filo lamellare coperto di cistidi e l’epicute gelatinizzata, sono caratteri che consentono di riconoscere il genere Hebeloma. Altri caratteri utili per far pensare ad un Hebeloma sono: l’odore, che in questo genere è perlopiù rafanoide oppure dolciastro simile a cacao, a volte con entrambi odori mischiati che si alternano, talora dolciastro di caramelle o fiori di arancio, simile a zucchero filato, raramente differente, e le lamelle che in molte specie hanno il filo lacrimante goccioline in carpofori giovani, maculato di bruno nell’adulto per ammassamento di spore.

Il genere Hebeloma è strettamente correlato ai generi Cortinarius e Alnicola (= Naucoria), dai quali talvolta diventa difficoltoso separare certe specie.

Alcuni Hebeloma sono con cortina e con residui evidenti di velo, quindi confondibili con specie del genere Cortinarius proprio per questa caratteristica, tuttavia si possono separare da queste ultime per le spore brune, bruno tabacco (non rugginose come in Cortinarius), per l’odore perlopiù rafanoide, ma soprattutto per i numerosi cheilocistidi lageniformi, più o meno dilatati alla base e con lunga appendice, che caratterizzano queste specie di Hebeloma con cortina.

Tra le numerose specie di Hebeloma senza cortina, alcune di piccola taglia e poco carnose, possono essere confuse con le Alnicola, genere quest’ultimo costituito da piccole specie poco carnose con spore e cheilocistidi simili agli Hebeloma, ma le Alnicola sono con superficie pileica asciutta, non viscida, con epicute in genere costituita da elementi tozzi e senza strato di gel.

H. radicosum, unico rappresentate della sezione Myxocybe, per via dei particolari caratteri morfologici, quali cappello e gambo squamosi e la presenza di anello, somiglia molto a specie del genere Pholiota, soprattutto a P. populnea (= P. destruens), che non alle specie del genere Hebeloma, ma le Pholiota hanno spore lisce e spesso con poro germinativo, inoltre, sono quasi tutte con chrisocistidi (cistidi con contenuto giallo rifrangente in soluzione ammoniacale).

 

Ecologia

Probabilmente tutti funghi simbionti crescenti nei boschi, sia di latifoglie sia di conifere, presso alberi anche isolati, presso arbusti, su terreni sabbiosi dei litorali, in zone rivierasche, talora su terreno bruciato, nei parchi, giardini, ecc. Molte specie prediliggono crescere presso Salix, Populus. Alcune crescono solo in alta montagna, tra cespugli nani (Salix, Dryas). In particolare: H. cistophilum e H. theobrominum var. pruinosum (= H. erumpens) crescono solo presso Cistus; H. eburneum cresce esclusivamente sotto Cedrus, in genere nella lettiera dei boschi di Cedrus atlanticus; H. anthracophilum, H. pyrophilum (= H. flammuloides) e H. pseudoamarescens (= H. funariophilum) crescono su terreno bruciato, talora di lunga data con muschio ed erba mischiati a residui carboniosi; H. radicosum predilige crescere in boschi di Fagus, sovente su radici marcescenti, con il gambo molto profondamente radicante, a volte collegato con tane di roditori.

 

Commestibilità - Tossicità

Nessuna specie commestibile. H. sinapizans è sicuramente tossico, molti altri sono sospettati di tossicità, quindi tutte specie da considerare non commestibili.

 




  1. Coniophora puteana.

I funghi ci vengono a trovare in casa.

Centro studi del Gruppo "C. Vittadini" Monza - Cascina Bastia.